Bigon e Zottis (Pd): “Ulss 9, piano di emergenza per arginare carenze medici di famiglia: la medicina territoriale non si tampona, servono investimenti”

11 gennaio 2023

(Arv) Venezia 11 gen. 2023 -      “Con il piano di emergenza contro le carenze dei medici di famiglia annunciato per l’Ulss 9, siamo all’ennesimo provvedimento-tampone. Basti pensare che la Regione ne ha già fatti tre nell'ultimo anno, che si sono rivelati puntualmente insufficienti: dall'aumento del tetto riguardante il numero degli assistiti all'intervento delle guardie mediche, fino alla legge sugli specializzandi impugnata dal Governo. A dimostrazione che queste misure non hanno alcuna efficacia, ma che servono invece investimenti cospicui e mirati. La medicina territoriale non si tampona”. Il giudizio è delle Consigliere regionali del Partito Democratico e componenti della commissione sociosanitaria Anna Maria Bigon e Francesca Zottis.

“Per quanto riguarda l’Ulss 9 - sottolineano le Consigliere - sono molti i pensionamenti previsti a breve: 100 in due anni. E al contempo i medici che saranno formati dalla scuola di formazione non saranno sufficienti a coprire questo turn over. Alla base di questo buco gigantesco c’è una decennale ed errata programmazione regionale: basta considerare il fatto che il Veneto si colloca all’ultimo posto in Italia per numero di borse di formazione. La prima cosa da fare è dare subito un maggior supporto amministrativo ai medici, in modo da liberarli del carico burocratico che pesa per il 70% del loro lavoro. Solo così è pensabile di aumentare il numero degli assistiti per un periodo comunque non superiore ai tre anni”.

“Contemporaneamente - concludono Bigon e Zottis - vanno implementate le borse di formazione e maggiore e vanno fatti i giusti investimenti per rendere attrattiva la professione e scongiurare l’emorragia di chi abbandona. La sanità pubblica d'eccellenza è tale se si investe in prevenzione e dunque su una forte sanità territoriale”.